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Il ben sperimentato Riccardo Zanellato è un valido Ramfis
Mauro Mariani - Il giornale della musica

Imponente per voce e statura è il Ramfis di Riccardo Zanellato.
Paola De Simone - Connessi all’opera

Riccardo Zanellato un Ramfis di livello.
Giuseppe Pennisi - Il Sussidiario.net
Ottima la prova del Commendatore (l’inossidabile Riccardo Zanellato), questa volta nascosto in buca: i suoi moniti, arrivano da un luogo invisibile alla maggior parte del pubblico e perciò suonano ancor più spaventosi, ben fondendosi coi suoni degli strumenti.
Benedetta Saglietti – GDM

Riccardo Zanellato è un Commendatore autenticamente cantato non così frequente da sentire.
Giordano Cavagnino – GB Opera

Infine Il Commendatore di Riccardo Zanellato, misurato e non inopportunamente cavernoso nell’emissione, come nella voce.
Alessandro Mormile - Connessi all’opera
El cantante más destacado del reparto fue, sin duda, el bajo Riccardo Zanellato, que ya había dado muestras de sus tablas, sus esencias de cantante clásico y su buen hacer en el Réquiem del pasado viernes. Sin la sobriedad de entonces, y sorteando como pudo las incongruencias dramatúrgicas a que se ve abocado por la puesta en escena, ya desde “Il lacerato spirito” en el Prólogo fue el que mejor supo traducir la peculiar tinta de esta ópera, pródiga en voces graves y en ambientes lóbregos. Zanellato eclipsó también en los dúos a todos cuantos cantaron a su lado y, a pesar del vestuario, fue el único que logró imbuir cierta credibilidad a su personaje.
Luis Gago - El Pais

Molto solido anche il Fiesco di Riccardo Zanellato.
Alberto Mattioli – La stampa

Monumentale, nella fermezza dei suoi sentimenti e ideali, il Fiesco di Riccardo Zanellato. Il basso trova accenti di profondo dolore piangendo la figlia morta, ma è duro e implacabile nello scontro con Simone. Un odio roccioso che si scioglierà nella desolazione e nel rimpianto quando Simone, gli rivelerà di potergli rendere, finalmente, l'anelata nipote Maria.
Patrizia Monteverdi – Operaclick

Bravissimo è pure Riccardo Zanellato nel ruolo di Fiesco, nel quale ammiriamo il velluto del timbro e il colore serotino della voce. Se magistrale è l’esecutore (l’aria del prologo “il lacerato spirito” viene letteralmente pennellata grazie alla nobiltà ed eleganza di un canto accorato e disperato), altrettanto grandioso è l’interprete, torvo e solenne nel suo perenne confronto/scontro con Simone, ma commovente e toccante nel finale.
OperaLibera
Di altissimo livello anche la prova del basso Riccardo Zanellato la cui vocalità, dal caratteristico colore vellutato, sa essere sempre avvolgente grazie, tra l’altro, alla spiccata compattezza tra i registri. L’eleganza e la raffinatezza nell’emissione consentono, poi, di disegnare i diversi passaggi in partitura con grande suggestione: si pensi, ad esempio, all’esecuzione del Mors stupebit con la triplice ripetizione finale della parola mors, resa ogni volta con un colore e una inflessione diversa.
Marco Faverzani | Giorgio Panigati - OperaLibera

Riccardo Zanellato, il quale ha padroneggiato il dettato con naturalezza e rara intensità, con il bellissimo colore profuso con morbidezza. A lui è spettato il compito di reiterare, nei succitati diversi modi suggeriti dal podio, la parola mors, asciugandola fino a farne un gemito sommesso, rimasto splendidamente in sospensione nell’aria resa liquida.
Maria Luisa Abate- De Artes

Riccardo Zanellato, voce di basso scura, brunita e dal timbro avvolgente, affascina e stupisce col suo “Mors stupebit”, tanto cesellato e curato nell’emissione quanto nello studio della parola. Abilissimo nel seguire la linea interpretativa di Mariotti, conferisce al termine “mors” nuovi significati a ogni sua ripetizione, sempre più sofferta e spersonalizzata, mostrando grande partecipazione in un repertorio che lo ha visto sempre brillare ed emergere.
Mattia Marino Merlo - Il Trillo parlante
Riccardo Zanellato è una sicurezza, conosce la parte a menadito e la sua voce da basso, di bel colore, è stata tonante (Confutatis maledictis) ma anche capace di riflessivi ripiegamenti.
Paolo Bullo – Operaclick
Molti gli applausi a scena aperta, già dal prologo dopo l’aria di Jacopo Fiesco “Il lacerato spirito”, interpretato dal bravo Riccardo Zanellato.
Alma Torretta – Il Giornale della musica

Riccardo Zanellato (Jacopo Fiesco) a une voix profonde, sombre et puissante. Le vibrato très contenu du chanteur italien lui permet de déployer sa présence dans le tragique et même d'affirmer le caractère autoritaire d'une voix cuivrée, constante et tranquille.
Soline Heurtebise – Olyrix

Le timbre d’airain et la silhouette aristocratique de Riccardo Zanellato convient idéalement au personnage du patriarche Jacopo Fiesco auquel il confère à la fois autorité et humanité. Son apparition au début du prologue et le phrasé du récitatif « A te l’estremo addio » impressionnent favorablement, le legato avec lequel est ensuite interprétée « Il lacerato spirito » confirmant immédiatement qu’on a affaire à un artiste racé et scrupuleux de respecter la moindre nuance de la partition.
Nicolas Le Clerre – Première Loge
Riccardo Zanellato veste i panni di Sparafucile ed è perfetto. Il mezzo vocale è sontuoso per volume, duttilità e musicalità. Ottima la cura del fraseggio e l’incisività dell’accento. Particolarmente apprezzabile la sua realizzazione di un bandito “nobile” nelle movenze e nella gestualità.
Marco Faverzani | Giorgio Panigati - Opera Libera
Signorile e corretto il Ramfis di Riccardo Zanellato, imperativo e inquisitorio nella Scena del giudizio dell’atto IV.
Luigi Raso – L'Ape musicale
Si Riccardo Zanellato a toute l’autorité requise par le majestueux Confutatis, il émeut particulièrement lors de son intervention dans le Lacrymosa où son timbre chaleureux et la noblesse de son legato servent au mieux cette sublime déploration – héritée du « Qui me rendra ce mort ? » chanté par Philippe II dans Don Carlos.
François Desbouvries – Première Loge

La voix chaude de Riccardo Zanellato se plie efficacement à l’expression des émotions variées qui reviennent à la partie de basse : déploration poignante du Lacrymosa, effroi glacé du Mors stupebit, terreur puis imploration du Confutatis.
Stéphane Lelièvre - Bachtrack.com

La belle basse profonde de Riccardo Zanellato séduit tant par sa colère ou sa noirceur que par son humanité.
Patrice Imbaud - Resmusica
Riccardo Zanellato è Sparafucile molto apprezzato per l’equilibrio delle caratteristiche del personaggio. Un sicario ben dosato e vocalmente solido. Senza dubbio il migliore del cast.
Alessandra Giorda – Fattinostri

Riccardo Zanellato, como el degollador Sparafucile, transmitía un aura siniestra y espeluznante en su registro bajo, junto con una solidez vocal admirable e inquebrantable
Clara Von Haas - By Battaglia

Meanwhile, Zanellato who had a low and gritty bass that resonated with power, was overbearing and protective. He was violent toward his sister, which created a tense dynamic and a great counterpart to the toxicity of the male characters in this opera. One seemed to pity Maddalena at the end as she was stuck in between two violent men.
X Box Area
Ottimo il basso Riccardo Zanellato, autorevole e al contempo rassicurante Zaccaria fin dalla sua aria di entrata “D’Egitto là sui lidi”. Il fraseggio è elegante e nobile, sorretto da un potente squillo, velluto e bellissimo legato. Anche lui come Maria José Siri dà senso alle variazioni della cabaletta “Come notte a sol fuggente”, i cui versi iniziali sono cantati con tono più misterioso, quasi sottovoce.
Paola Labarile – Opera Libera

Ottima anche la prestazione, ma non è certo una novità, del basso Riccardo Zanellato, la cui voce bella e profonda, intonatissima e dall’emissione perfettamente calibrata, si è fatta subito ammirare nella scena d’entrata, anche in questo caso chiusa molto bene dalla cabaletta ripresa con variazioni, ma sarebbe stato preferibile un accompagnamento orchestrale meno veloce per poi raggiungere l’acme nella toccante esecuzione della Preghiera “Tu sul labbro dei veggenti”.
Eraldo Martucci - Opera Click

Il basso Riccardo Zanellato si è imposto ancora una volta quale interprete di riferimento del rodato personaggio di Zaccaria: l’imponente presenza scenica e il timbro sempre accattivante e autorevole hanno trasmesso intatta la monolitica fede del profeta ebreo, esatto contraltare rispetto all’ondivaga psicologia dei protagonisti assiri e anche all’avvilimento della massa corale. Inoltre una duttilità vocale di estrazione belcantistica gli ha permesso di risolvere senza problemi la cabaletta del primo atto, il cui da capo con variazioni si sarebbe forse giovato di tempi un po’ meno veloci da parte dell’orchestra.
Fernando Greco – Il tacco d’Italia
Ottimo il Ramfis di Riccardo Zanellato, che convince totalmente per fraseggio, soprattutto nel finale primo, e per la nobiltà del timbro. Risulta un Gran Sacerdote deciso e imponente nella scena del giudizio, tratteggiando un Ramfis duro e severo, che non si fa piegare dalle suppliche e dalle preghiere di Amneris.
Giovanni Zambon – Operalirica fan page

Misurato e severo quanto il suo personaggio si è dimostrato il Ramfis di Riccardo Zanellato, in cui la morbida vocalità sempre si accompagna ad un canto teatralmente cesellato.
Silvia Campana - Opera Click
Riccardo Zanellato est aussi impressionnant et charismatique en Grand-prêtre Zaccaria. Il puise également dans son timbre résonant et puissant pour renforcer la gravité du rôle.
Vinda Sonata Miguna – Olyrix

Riccardo Zanellato veste i panni di Zaccaria con solidità vocale e autorevolezza d’interprete, confermando la cifra elegante e nobile del suo canto.
Francesco Lodola - Ieri, Oggi, Domani, Opera
Il basso ben noto al pubblico parmigiano che gli tributa un applauso sentito al termine della sua aria nel secondo atto, è un Banquo solido, di pregio, rassicurante nella sua stabilità che fa da contraltare alla follia dei coniugi Macbeth. Voto 9
Lucia Brighenti - Gazzetta di Parma

Ottimo il Banquo disilluso e al contempo volitivo di Riccardo Zanellato, corposo nella cavata grave e morbido nel fraseggiare
Alessandro Cammarano – Le Salon Musical

Solido come la roccia a cui ci si aggrappa nel pericolo il Banco di Riccardo Zanellato. Con il suo timbro scuro e denso e la nobiltà del fraseggio il basso illumina di umanità e speranza questo inarrestabile percorso nel male
Patrizia Monteverdi – Operaclick

Perfettamente a suo agio era il Banco di Riccardo Zanellato, dall’emissione sempre plastica e straordinariamente espressiva, salutato da applausi a scena aperta
Elide Bergamaschi – Operateatro

Con voce imponente, vellutata e rocciosa, Riccardo Zanellato è un Banquo che cesella la sua grande aria con fraseggio analitico e una compostezza austera e commossa.
Fabio Larovere – Connessi all’opera

Sontuoso il Banquo di Riccardo Zanellato, apparso in ottima forma. Grazie al timbro vellutato, impreziosisce di screziature serotine la sua aria di secondo atto e risulta parimenti efficace nel duetto con Macbeth come nel concertato di primo atto.
Marco Faverzani | Giorgio Panigati – Opera Libera

Riccardo Zanellato, timbre profond, projection efficace, caractérisation touchante du personnage, remporte un joli succès en Banquo
Stéphane Lelièvre – Première loge
Riccardo Zanellato ripete con successo il suo apprezzato Sparafucile con un bel legato, voce sonora anche nel piano esibito nel duetto e nel registro grave.
Francesco Giudiceandrea – GBOpera

Lo Sparafucile di Riccardo Zanellato è praticamente perfetto (cavernoso, vocalmente quasi brutale)
Stefano Ceccarelli – L’Ape musicale

Impeccabile come sempre lo Sparafucile di Riccardo Zanellato, al quale non va cambiata una virgola fra recitazione da un lato, e qualità e peso vocali dall’altro, che ne fanno un furfante di indefettibile professionalità: «Un ladro son forse?… Qual altro cliente da me fu tradito?…».
Francesco Arturo Saponaro - Amadeus
Il basso Riccardo Zanellato, il gran sacerdote Zaccaria, cui tocca l'onore e l'onere di aprire l'opera, dopo sinfonia e coro introduttivo, con uno dei momenti esemplari della vocalità verdiana: la cavatina 'D'Egitto là sui lidi', lavorata all'occasione con classe e finezza di gusto. Nella profezia seguente al 'Va', pensiero', Zanellato si fa ugualmente apprezzare per il pieno controllo dei propri mezzi nel declamato della scena così come nel canto spiegato dall'ampio respiro 'Del futuro nel buio discerno', inverando con nobile fierezza l'Andante mosso indicato in partitura.
Alberto Ponti – L’ape musicale

Riccardo Zanellato è uno Zaccaria di sicuro effetto, la voce è possente, sonora, l'emissione sicura ed omogenea in tutti i registri e la presenza scenica impeccabile.
Margherita Panarelli – Opera Libera
Riccardo Zanellato era l’imponente Conte di Walter, dalla vocalità prettamente verdiana ed elegante nel fraseggio
Maria Luisa Abate – De Artes

C’est néanmoins un plaisir de retrouver Riccardo Zanellato en Walter qu’il incarne avec cette intensité extraordinaire qu’on connaît bien à l’excellent verdien .
Katy Oberlé – Anaclase.com

Qui però la corda è quella di basso cantante e Riccardo Zanellato rientra in quella nobile categoria con una voce di bel timbro scuro, con un fraseggio pertinente che riesce a farlo apparire il personaggio nella sua crudele nobiltà e anche meno antipatico del solito.
Andrea Merli - I Teatri dell'est
Le Cardinal Brogni de Riccardo Zanellato est très juste dans le rôle et le chant d’un homme de toute-puissance traversé de doutes et finalement terrassé par l’atroce vengeance.
Stéphane Gilbart - Crescendo Magazine

En Cardinal de Brogni, la basse italienne Riccardo Zanellato est superbe de legato et son registre grave, fortement sollicité ici, fait forte impression.
Emmanuel Andrieu - Opera Online.com
Convince del tutto lo Sparafucile ferrigno e insinuante, sicario e lenone, di Riccardo Zanellato, forte di una cavata rotonda nei gravi e di una costante espressività.
Alessandro Cammarano - Le Salon Musical - 2 Dicembre 2018

Aristocratico nel portamento lo Sparafucile del basso Riccardo Zanellato, dalla voce omogenea nell’emissione e ricca di armonici.
Stefano Balbiani – Connessi all’Opera – 4 Dicembre 2018

Molto bravo lo Sparafucile di Riccardo Zanellato che si trova a suo agio sia con il canto-parlato sottolineato dalla direzione di Gatti, in particolare nel duetto con Rigoletto, sia nelle sferzate vocali dell'ultimo atto.
Michelangelo Pecoraro – Operaclick- 7 Dicembre 2018
Riccardo Zanellato ha voce autorevole, morbida, canto legato e levigato, dà sostegno a tutta l’architettura musicale e trova accenti di grande intensità drammatica nel Confutatis maledictis e, in particolare, in quell’accorata invocazione che è Voca me cum benetictis.
Luigi Raso – L’Apemusicale – 21 Ottobre 2018

«Tuba mirum», possente e solenne, seguitato poi dall’intervento del basso Riccardo Zanellato, che, con voce robusta, profonda, ha posto gran cura nel «Mors stupebit», aspramente modulato, accompagnato da una guerresca struttura d’archi e da una sequela secca e mortale di colpi sferrati alla cassa. Basso veramente degno della drammaturgia del Maestro, caratterizzata da una modulazione della frase sempre lucida.
Nicola Prisco – Gbopera - 21 Ottobre 2018

Il basso Riccardo Zanellato, ci ha ancora una volta offerto la misura dell’imponenza della sua voce. La ripetizione drammatica della parola “Mors” nel suo assolo “Mors stupebit et natura” ben trasmetteva lo stupore e la paura evocati da Verdi, quasi come in un testamento spirituale.
Lorenzo Fiorito – Rivistamusica – 19 Ottobre 2018

Scolpisce, la voce bella, profonda, imponente, di Riccardo Zanellato, un Mors stupebit maestoso e ricco di profetiche suggestioni; l’eleganza tonante del basso, che non è mai costretto a forzare, riesce a donare impressionante, arcano fascino al Confutatis maledictis, fraseggiando con perfezione plastica il Lacrymosa dies illa; il suo Requiem æternam, sul cupo e lontano rimbombare dei timpani non si dimentica facilmente.
Luigi Paolillo - Fermata spettacolo- 24 Ottobre 2018
Riccardo Zanellato pone, fortunatamente, rimedio a questo svisamento registico, creando un personaggio autorevole che mantiene i suoi caratteri forti anche quando si trova davanti a visioni terrorizzanti. La vocalità sicurissima gli permette di lavorare sulla parola, sempre incisiva e drammatica. L'aria del sogno, a cominciare da quell'angosciato “Uldino! Uldin!” prepara, con le sue larghe e intense frasi, cantate piano, una cabaletta potentissima che, alla ripetizione, si attenua leggermente, già pervasa dal dubbio.
Patrizia Monteverdi - Operaclick – 30 Settembre 2018

Da questo punto di vista, Riccardo Zanellato sa rendere, con la sicurezza che lo contraddistingue in una parte ben rodata, il carattere freddo e sprezzante di un assassino che risponde solo a un rigoroso codice d'onore e che pure sente qualcosa spezzarsi nella sua ostentata durezza
Roberta Pedrotti - L’ape musicale - 6 Ottobre 2018

Riccardo Zanellato nei panni del protagonista sceglie (giustamente) di abbandonare la visione machista imposta dalla tradizione, scegliendo di ritrarre un Attila infido, ancora più cattivo, ma nobile e signorile, privilegiando un canto plasmato sull’eleganza dell’accento più che sull’impeto e il tono stentoreo. Al termine un calorosissimo successo.
Francesco Lodola – Ierioggidomaniopera - 13 Ottobre 2018

Voto: 9 - Il suo Attila è delineato dall’esperienza, da una voce ben modulata e da un’attorialità senza eccessi, è ben messo a fuoco nelle sue sfumature di guerriero feroce ma al tempo stesso fedele a un suo codice morale, senza paura ma anche vacillante davanti ai presagi dei sogni.
Gazzetta di Parma - 30 Settembre 2018

Riccardo Zanellato è un ottimo Attila, di timbro uniforme e ricco, sapientemente supportato da una grande misura dinamica e un impeccabile uso del respiro e del fraseggio. Dal loggione piovono varie richieste di bis per la cabaletta Oltre quel limite, effettivamente magistrale. L’arte scenica è sapiente e il gesto è sempre opportuno, regale e molto credibilmente guerresco. Il volume è a tratti penalizzato dalla collocazione registica nel fondo della scena; ma Zanellato è molto intelligente a non sforzare e conservare la coerenza timbrica, che infatti fa giungere la voce con piacere immutato
Paolo T. Fiume – Iteatridellest - 13 Ottobre 2018
Il Conte Rodolfo di Riccardo Zanellato ha una voce matura e una cantabilità dolcissima che spiccano nell’aria “Vi ravviso o luoghi ameni”
Emiliano Metalli – connessiallopera.it – 19 Febbraio 2018

Riccardo Zanellato (le comte Rodolfo) fait merveille […] Il est excellent dans son incarnation de la basse bellinienne de sang noble et de caractère généreux. Fort d’une voix mature et d’une douce sensibilité, il déploie une ligne mélodique ample et une belle souplesse vocale.
Charlotte Saulneron - resmusica.com – 25 Febbraio 2018

Riccardo Zanellato mette ben al servizio del ruolo del Conte Rodolfo la sua voce umbratile, vibrata, capace di pregevoli sfumature: come ci dimostra nella cavatina «Vi ravviso, o luoghi ameni» e nella spumeggiante, relativa cabaletta («Tu non sai con quei begli occhi»). Cantando assai bene nei recitativi ed è ben armonizzato nei concertati; il physique du rôle fa il resto.
Stefano Ceccarelli – apemusicale.it – 28 Febbraio 2018

Il basso Riccardo Zanellato riveste con pregevole disinvoltura vocale e scenica i panni del Conte Rodolfo.
Antonello La Rocca - romaitalialab.it – 02 Marzo 2018
Il cast vocale eccelleva con il basso Riccardo Zanellato, nella parte del vecchio padre: egli ha invero una piccola parte, ma nell’aria in cui racconta la fine che gli ha fatto fare quel mostro di suo figlio Franz è preciso, puntuale, con fraseggio nobile e suadente
Valerio Tripoli - thefreak.it – 24 Gennaio 2018

As Carlo and Francesco’s father, Massimiliano, was Riccardo Zanellato. His strong sonorous voice brought gravitas and authority to the slowly dying man – although this, of course, counted for nothing to the patricidal Francesco. Both his acting and singing displayed all the signs of an accomplished and experienced singer. He employed an array vocal colors, and successfully produced a deeply sympathetic portrayal
Alan Neilson - operawire.com- 24 Gennaio 2018

Il migliore in assoluto è stato Riccardo Zanellato, che ha creato un Massimiliano nobile, forte e malinconico nello stesso tempo
Marco Rossi - culturamente.it – 24 Gennaio 2018

Riccardo Zanellato è un re Massimiliano di gran lusso: il timbro vocale è ideale al ruolo di genitore e la sua figura possente ne sottolinea l’autorità. A tutto ciò affianca una maturità interpretativa in grado di illuminare in un istante il sentimento che la linea musicale suggerisce, con divorante tenerezza paterna.
Emiliano Metalli – connessiallopera.it - 23 Gennaio 2018

Riccardo Zanellato, il più applaudito assieme a Roberta Mantegna, si mostra decisamente in forma nei panni di Massimiliano, Conte di Moor. Dizione perfetta, fraseggio approfondito e legato di alta scuola, uniti a una voce potente e ben controllata, per un personaggio certamente non tra i più difficili, da un punto di vista canoro, ma non semplice da rendere sul palco, vista la tinta scura omogenea e il tono sempre oscillante tra il lacrimevole e l'accusatorio. Zanellato, comunque, riesce a emozionare e comunicare molto anche attraverso sguardi e piccoli gesti.
Michelangelo Pecoraro – operaclick.com – 2 Febbraio 2018
Gran spolvero di armonici nel basso Riccardo Zanellato.
Francesco Lora – Apemusicale.it – 18 Novembre 2017

Il basso Riccardo Zanellato ha sfoggiato una vocalità sicura e ben proiettata, di volume adeguato. Buoni il fraseggio e le dinamiche interpretative
Susanna Toffaloni – Operaclick.com – 20 Novembre 2017
Su tutti domina il basso Riccardo Zanellato, il veterano tra i quattro, nobile ed elegante nei suoi interventi, voce ben appoggiata, rende la drammaticità della parte con buoni effetti. Suggestivo il recitativo del Mors stupebit.
Ilaria Notari -Gazzetta di Parma - 8 Ottobre 2017

Il "Mors stupebit" di Riccardo Zanellato, declamato con intensità crescente, ha un carattere maestoso a cui il perentorio finale conferisce accenti profetici; molto suggestivo "Confutatis maledictis" con il pianissimo pieno di dignità di “Voca me cum benedictis” e il colore profondo e nobile della successiva supplica. Poi il fraseggio scolpito di “Lacrymosa dies illa” e il “Requiem aeternam” tombale, definitivo, sul cupo rimbombo dei timpani.
Patrizia Monteverdi - Operaclick.com – 9 Ottobre 2017

En revanche la basse Riccardo Zanellato affirme sa belle autorité pendant toute la soirée. Zanellato qui connait parfaitement le requiem, qu’il chante régulièrement, en cisèle chaque note avec art. Et le Confutatis prend des couleurs sombres et glaçantes.
Hélène Biard - classiquenews.com- 16 Ottobre 2017

Riccardo Zanellato con la sua voce possente e cavernosa ha completato una quaterna di solisti degni di un Festival che vuole rendere omaggio appieno al Cigno di Busseto; già ascoltato in altro loco per lo stesso ruolo, si è confermato interprete maturo ed ormai un punto di riferimento per il repertorio verdiano; la sua voce ferma, salda e solida è riuscita a tradurre ogni pagina ed ogni nota che Verdi gli ha messo sul labbro; inutile dire come la veemenza e la possenza di suono si siano tradotte mirabilmente nelle prime note del Confutatis per poi sciogliersi senza perdere consistenza in quelle più riflessive dell'Oro supplex.
Simone Tomei - gliamicidellamusica.net- 20 Ottobre 2017
Eccezionale Riccardo Zanellato come re Filippo II; immerso nella propria personale interpretazione, con voce di basso estremamente sonora e splendidamente gestita. La sua scena solista dell'inizio del terzo atto "Ella giammai m'amò" così come il duetto composto da Verdi con il Grande Inquisitore è stato il culmine musicale di questa applaudita prima.
Kaspar Sannemann, Oper-aktuell, 30 Settembre 2017

Soprattutto Riccardo Zanellato, che interpreta Filippo II, ci regala una performance incredibilmente multiforme. Il re è probabilmente una delle figure più sfaccettate dell'opera, che vive con nobiltà, umiliazioni, rabbia e dolore. Nonostante la sua posizione di antagonista, rimane simpatico.
Johannes Bundemann - mephisto976.de – 09 Ottobre 2017

Riccardo Zanellato nella parte di Filippo II affascina con la sua voce da basso impressionante e il suo carisma freddo, che rende la figura così lontana. La sua grande Aria Ella giammai m'amò all'inizio del terzo atto è disegnata da Zanellato con grande passione. È un connubio di emozioni, quasi si può provare compassione per la tragedia di questo personaggio
Andreas H. Holscher – O-ton Kulturmagazine- 2 Ottobre 2017
Autre remplaçant de dernière minute, Riccardo Zanellato propulse le personnage secondaire de Raimondo au premier plan d'une voix de basse suffisamment souple et pour faire de ses deux grands cantabile deux moments particulièrement applaudis.
Christophe Rizoud - Forumopera.com – 14 Settembre 2017

L’ampleur et la profondeur de la voix de Riccardo Zanalleto confère au personnage de Raimondo toute la solennité et la compassion nécessaires.
Patrice Imbaud - Resmusica.com- 14 Settembre 2017

La basse utilise une large palette d'expressions, et ce même pendant l'air de la folie (où il ne chante pas mais observe Lucia). Sa diction est très articulée, ses « r » sont roulés et sonores. Il apporte une grande profondeur au rôle de Raimondo: accompagnée d'un large vibrato, sa voix de velours devient une couverture enveloppant le public.
Malory Matignon - Olyrix.com- 14 Settembre 2017

Superba è stata l’interpretazione di Riccardo Zanellato, autorevole Raimondo Bidebent, educatore e partecipe confidente delle angosce di Lucia, sostituzione all’ ultimo momento in un cast già precedentemente annunciato.
Federica Fanizza - Lesalonmusical.it- 12 Settembre 2017

La conduite de chant authentiquement belcantiste de la basse généreuse de Riccardo Zanellato est un miracle d'élégance et de style dans son grand air de l'acte 2.
Frédéric Norac - Musicologie.org- 12 Settembre 2017

Également appelé en remplacement de dernière minute, Riccardo Zanellato, compose lui un Raimondo tout en humaine sensibilité et tentant maladroitement de prévenir le désastre qu’il pressent et qu’il contribuera à hâter. De ce second rôle il fait un rôle de premier plan, chanté avec une belle ampleur.
Jean Luc - Operaphile.over-blog.com – 15 Settembre 2017
Riccardo Zanellato è stato uno Zaccaria di grande lusso, elegante nelle mezzevoci che si smorzavano nei pianissimo, energico nella cabaletta, autorevole nei recitativi.
Emiliano Metalli - Connessiallopera.it – 29 Luglio 2017

Le Zaccaria de Riccardo Zanellato dont les accents, d’un engagement farouche, et les intonations, à la fois nobles et fières, confèrent à son personnage l’autorité qu’il requiert
Emmanuel Andrieu- opera-online.com – 31 Luglio 2017

La basse italienne, Riccardo Zanellato est magnifique dans les descentes graves de la scène de prière au deuxième acte qui l’amènent jusqu’à une tenue de sol. Ses parties d’échanges avec le chœur sont magnifiques, notamment son interprétation de « Immenso Jehova » dans le dernier acte.
Emma Granier - bachtrack.com- 3 Agosto 2017
Bass Riccardo Zanellato delivered an elegant and polished interpretation of his scherzo. Instead of playing up the horrid nature of the villain, we get a more refined one with hints of distaste and venom
David Salazar – Operawire.com - 26 Giugno 2017

Presiding over this cosmic spectacle was Mephistopheles himself, the admirable Italian bass Riccardo Zanellato, looking very much like a dapper devil in black tails with white vest and white bow tie. Sounding quite dapper too as he addressed God and the angelic multitudes in powerful tones laced with wit, cynicism and diabolic relish. It capped off an Italian opera bash nourishing enough to tide over the subscribers until Muti's return in September
John von Rhein – Chicago Tribune -23 Giugno 2017
Sul versante dei cantanti si segnala l’ottimo Filippo II di Riccardo Zanellato: voce di bellissimo colore, interprete pertinente, misurato, mai enfatico e sempre attento al canto (anche l’esclamazione “Soccorso alla regina” viene risolta nella musica, come è giusto che sia).
Mauro Tortarolo – Connessiallopera.it- 01 Maggio 2017

Superlativo anche il Filippo II di Riccardo Zanellato, meritatamente applaudito in “Ella giammai m’amò” restituita con intensità e appassionata partecipazione emotiva.
Mattia Bozzo - artslife.com- 22 Aprile 2017

Ella giammai m'amò!... profondo e preciso qui Zanellato in una scena che ferma per un instante il cuore di ogni spettatore. […] ottimi sono stati Franco Vassallo e Riccardo Zanellato, re anche della scena: sicuro, maestoso e possente vocalmente
Roberto Capizzi – ilbecco.it- 22 Aprile 2017

Valente anche Riccardo Zanellato, artista che conosce bene le sue forze, come le sue debolezze, riuscendo quindi a crearsi una armonia interiore che gli permette di brillare sul palco grazie anche al physique du rôle che in questo caso lo fa apparire davvero come un re.
Francesca Camponero - ligurianotizie.it- 22 Aprile 2017

Riccardo Zanellato, che debuttava nel personaggio di Filippo II, legato nel nostro ricordo ad interpreti come Boris Christoff, Nicolai Ghiaurov, Cesare Siepi, Bonaldo Giaiotti, Nicolai Ghiuselev, ha usato con equilibrio il suo strumento, raggiungendo l’acme della prestazione nel momento più atteso della serata, ovvero l’ispiratissima aria “Ella giammai m’amò”
Fulvio Venturi - toscanaeventinews.it- 22 Aprile 2017
[…] perentorietà del Confutatis maledictis pronunziate dal basso Riccardo Zanellato; anche le note della sua voce scura sono state foriere di emozioni; Zanellato non ha aggredito il rigo musicale, ma ha sempre cercato di trovare quella giusta mediazione tra la perentorietà del momento e l’eleganza vocale; oltre che in questa grande pagina dove la voce del basso trova la sua più regale manifestazione, sono stato particolarmente colpito dalla grande capacità di fraseggio nel Lux æterna, in cui le ampie frasi necessitano di morbidezza, ma al contempo di graniticità per non risultare anonime, ma essere motivo conduttore del discorso musicale […]
Simone Tomei - www.gliamicidellamusica.net- 11 Aprile 2017
Riccardo Zanellato […] ha vestito i panni di Enrico VIII; tonante, sicuro e mai sopra le righe, ha delineato un personaggio torbido e cinico come si conviene, con un’emissione perentoria, ma costantemente curata nel fraseggio, nell’intonazione e nelle intenzioni, trovando una buona amalgama con il resto del cast e con il coro nei meravigliosi momenti di assieme.
Simone Tomei – Gliamicidellamusica.net- 24 gennaio 2017
The bass Riccardo Zanellato, on the other hand, is thoroughly convincing and particularly present in the portrayals of serious concern. To the intensity of the beginning, all the forces in the Libera Me return - and finish the panorama of the fear of guilt and failing life with a gesture of letting go and resignation in defenseless pure major
Carsten Niemann – Der Tagesspiegel- 13 Gennaio 2017

La qualité double de la grande basse Riccardo Zanellato sert aussi bien la majesté recueillie de la Miséricorde que l’airain du Jugement dernier.
Katy Oberlè – Anaclase.com- 12 gennaio 2017

Riccardo Zanellato’s voice comforted with a loving father’s soothing sensitivity. His bass robust full of nuance never overwhelmed and measured up to Verdi’s fortissimo moments
David Pinedo – Operatoday.com- 8 febbraio 2017
Riccardo Zanellato, che ha un timbro verdiano, luminoso e duttile e che si misura abilmente tra accenti di mistica interiorità e la solennità della profezia
Rossella Rossi – Apemusicale.it- 20 dicembre 2016

Ottima anche la prova di Riccardo Zanellato, uno Zaccaria statuario e dal timbro vocale potente e penetrante
Luca Summer- Pensalibero.it- 24 Dicembre 2016

Ottima l’interpretazione di Riccardo Zanellato nei panni del sacerdote degli Ebrei Zaccaria; oltre a possedere il physique du rôle da un punto di vista scenico, ha saputo trasfondere ogni nota che Verdi gli affida con il senso proprio che questa assume nel momento della vicenda: all’inizio è il “capo” consolatore, ma al tempo stesso detentore dell’irruenza indispensabile a colui che non si dà per vinto e sprona il popolo al riscatto; la preghiera Tu sul labbro con l’accompagnamento del violoncello è stata una tavolozza di colori, di intenzioni e di emozioni che ben si legavano al momento pretendete della conversione di Fenena mostrata in un “quadro silente” sul proscenio durante l’introduzione; ha terminato poi con grande veemenza nella pagina Oh chi piange mettendo in campo una vocalità corposa, rotonda e con una proiezione di suono tale da farla emergere sull’imponente coro con cui interagiva
Simone Tomei - Gliamicidellamusica.net- 24 Dicembre 2016
Si apprezza moltissimo, per esempio, il lavoro svolto con Riccardo Zanellato, che nel ruolo eponimo ci offre la sua migliore interpretazione, a nostra memoria. La scelta dei tempi, lo stacco di alcune frasi cruciali gli giovano in modo particolare, la tessitura non gli pone problemi, la voce è ben a fuoco in tutti i registri, l'articolazione chiara, giusti il piglio e l'espansione. Il timbro stesso del basso veneto contribuisce a delineare un uomo d'azione dal rigoroso codice morale ben inquadrato per gusto e stile. Il contrasto complementare con Ezio, politico più sofisticato, ma anche eticamente elastico e opportunista come pochi, è molto ben risolto bilanciando schiettezza dell'uno e cinismo dell'altro.
Roberta Pedrotti - Apemusicale.it - 24 Gennaio 2016

Iniziando dal protagonista, il basso Riccardo Zanellato, praticamente al debutto di ruolo poiché era stato precedentemente “flagello di Dio” solo per un’esibizione in forma di concerto risalente a parecchio tempo fa, che ha siglato una prova davvero maiuscola. La sua vocalità ampia, timbrata e imponente, senza scadere mai nella platealità o peggio nel grido, ben si sposa con la concezione del direttore Mariotti, direttamente responsabile della scelta anche del cast “alternativo”. L’immagine si staglia con vigore e con un’intenzione interpretativa che sottolinea la grandezza di questo personaggio “solo” nella sua potenza, non che lo siano meno Boccanegra e Filippo II di là da venire. A suo agio nell’aperto cantabile, di cui il “sogno” rimane il momento di maggior espressività, quanto nel canto di agilità risolto con sufficiente scioltezza. Una bellissima prova coronata da frequenti applausi a scena aperta e dall’ovazione alla ribalta finale.
Andrea Merli - Impiccione Viaggiatore - 24 Gennaio 2016

Zanellato, chiamato ad intervenire in uno dei passaggi più complessi e delicati dell’opera, il racconto del sogno, appare da subito padrone del ruolo. La figura del cantante ha un appeal scenico consono ad Attila, tanto per accuratezza del gesto, quanto per efficacia espressiva. Non da meno la prestazione canora che rivela attenzione al fraseggio, omogeneità in tutta la gamma e personale aderenza ai valori con i quali Verdi definì l’unno.
Francesco Bertini - Fermataspettacolo.it - 26 febbraio 2016

[…] Il bravo Riccardo Zanellato, reduce dalla recita della sera prima, che ha raccolto un successo meritatissimo per la rispondenza al ruolo, vuoi per l’autorità vocale, sonora e vibrante, vuoi per la restituzione di un protagonista non negativo ad oltranza, ma umanamente sconfitto, come per l’appunto è Attila.
Davide Annachini - Delteatro.it - 2 Febbraio 2016
Ieratico e credibile il Raimondo di Riccardo Zanellato. La sua esperienza lo rende sicuro e la voce morbida e incisiva ne fanno sempre un ottimo basso
Mirko Bertolini - Operaworld.es- 28 Settembre 2015
Nobile e toccante il Giorgio di Riccardo Zanellato, una presenza vocale di rilievo in questo cast
Duccio Anselmi – Delteatro.it- 8 Febbraio 2015

Riccardo Zanellato, che possiede una bella e calda voce di basso e anche un'estensione che gli permette di raggiungere con facilità le note più gravi, si è calato con disinvoltura nel ruolo di Sir Giorgio, tenero e amorevole zio con Elvira, ma anche autorevole ed eroico nella cabaletta
Daniela Puggioni - gothicnetwork.org- 12 Febbraio 2015

Riccardo Zanellato’s Giorgio was perhaps the most satisfying character-creation of the afternoon (we regularly became aware of the character’s thoughts when he was listening to others) and was much applauded after his Act II aria
Stephen Hastings - Operanews.com- 1 Febbraio 2015

Degno di applausi il basso Riccardo Zanellato, nel ruolo di Giorgio Valton, voce piena, bella, calda, omogenea, emessa con padronanza dello strumento vocale e che ha dato un momento di relax all’intera opera durante l’aria “Cinta di Fiori”
Salvatore Margarone - Operaeopera.com- 1 Febbraio 2015
Ottimo lo Zaccaria del basso Riccardo Zanellato per autorevolezza scenica, musicalità e bellezza della voce, mantenuta sempre morbida e sorvegliata in tutta l’ampia estensione anche quando il volume dell’orchestra avrebbe potuto indurre a forzare. In particolare molto belle e ben eseguite sono apparse le variazioni nella ripresa della cabaletta del primo atto ed ispirata e originale la seconda aria.
Francesco Giudiceandrea - Gbopera.it - 25 Luglio 2013

Riccardo Zanellato nei panni di Zaccaria si è distinto per un declamato molto bello, accorato e virile, come si conviene a un pastore di popoli.
Giuseppe Fasanella - Operaclick.com - Luglio 2013
In grande forma vocale il possente e ben centrato Banco del basso Riccardo Zanellato, applaudito con convinzione dopo la sua toccante aria "Come dal ciel precipita".
Andrea Merli, l'Opera, Marzo 2013
Autorevoli le voci gravi (Alexey Tikhomirov, Agamennone; Riccardo Zanellato, Calcante).
A Riccardo Zanellato riconosciamo una interpretazione di buon livello; il suo Giorgio è stato autorevole e di buona linea di canto [...]
Sabino Lenoci, l'Opera Marzo 2009
[...] Riccardo Zanellato nei panni di Zaccaria: i progressi sono stati enormi [...] Che il cantante meritava davvero lo dimostrava il fatto che il suo miglior momento era il piu' difficile e il meno brillante: "Vieni o lievita", cantato senza mai forzare e con una linea eccellente.
J. Binaghi
Grande prova per Riccardo Zanellato "Jacopo Fiesco", in una parte a meta' strada tra il ruolo di padre tiranno e padre nobile.
G. Cicali
Riccardo Zanellato, nei panni di Fiesco, ha insistito sui toni scuri della voce, riuscendo a conferire una tragica intensità al personaggio, diviso tra odio politico e sentimenti familiari, a cui tocca chiudere la tragica vicenda.
A. Pellegrino
"Le Roy de Lahore" esotismo e eleganza. Massenet, il paradiso è una festa parigina. Bella presenza scenica di Riccardo Zanellato, bronzeo sacerdote Timour, impegnato in una interpretazione carica di tensione.
P. Isotta
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